La Risonanza Magnetica è utilizzata da diversi anni per valutare l’anatomia e le patologie della prostata e delle strutture ad essa circostanti perché fornisce immagini ad alta risoluzione e funzionali, con informazioni su cellularità e vascolarizzazione di eventuali lesioni. Per la diagnosi precoce di tumore prostatico è necessaria una modalità di imaging avanzata per il rilevamento e la localizzazione accurata del cancro alla prostata, nonché per la guida alla biopsia che oggi può avvenire con molti meno prelievi e con ridotte complicanze e rischi per il paziente.
La Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata è dunque un’indagine di secondo livello che fornisce immagini morfologiche della prostata ad elevata risoluzione spaziale e funzionale con informazioni più dettagliate, rispetto alle altre motodiche (ecografia transrettale e TC).
Rispetto alla Risonanza Magnetica tradizionale, la Risonanza Multiparametrica, oltre alla valutazione anatomica/morfologica della ghiandola prostatica, riesce ad analizzare alcuni parametri aggiuntivi che consentono di distinguere, con una maggiore capacità, un tumore da una lesione non tumorale. I parametri aggiuntivi sono:
Lo studio di diffusione (DWI), che correla con il grado di proliferazione cellulare che è più elevato nel caso di tumori clinicamente significativi.
Lo studio di perfusione (DCE) dopo somministrazione di mezzo di contrasto, che permette di valutare con precisione lo stato di vascolarizzazione di una lesione.
Dato che la distinzione tra un reperto negativo (assenza di tumore) e uno positivo (presenza di tumore) non è mai assolutamente netta, in quanto possono essere presenti delle situazioni intermedie, è stato messo a punto un sistema standardizzato per definire quanto un determinato reperto rilevato alla RM sia effettivamente sospetto o meno: questo sistema di refertazione prende il nome di PI-RADS (Prostate Imaging Reporting and Data System).
La classificazione di PI-RADS V2 (ultima versione attuale) si basa su una scala di valori compresa tra 1 e 5 e permette di assegnare un valore crescente di probabilità ad ogni reperto individuato alla Risonanza Magnetica. La RM Multiparametrica della prostata è diventata, ad oggi, fondamentale per pianificare il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti.